Breve passeggiata per i "deserti campi" e aleone riflessioni sul rapporto tra malinconia e Ietteratura in Italia
Resumo
In questa "breve passeggiata" riflessiva, si prende spunto dall'incipit del celeberrimo sonetto del canzoniere petrarchesco per lasciarsi andare ad alcune considerazioni sul rapporto tra 1' idea di malinconia e la letteratura italiana. Iniziando da alcune riflessioni sul rapporto e le differenze tra malinconia e nostalgia e la loro relazione con uno spazio un tempo piu o meno determinati, vengono poi "scomodati" tre grandi autori di riferimento: Petrarca, Leopardi e Pavese. I campi deserti, la siepe, la collina diventano i tre diversi luoghi della malinconia: viene poi presa in esam~, sempre a volo d'uccello, la mancanza di aspetti malinconici nel cinema italiano e la causa di questa mancanza di una malinconia "iconica" negli spazi fisici della penisola e si approfitta della divagazione per riflettere sul rapporto tra linguaggio filmico e linguaggio letterario. Si torna, dopo questo breve scarto, alla malinconia che prende origine dalla poesía del Petrarca per diventare sfida al silenzio, all'infinito (Leopardi) e all'ignoto oltre ilmito della collina materna (Pavese). Si conclude osservando come nella malinconia creativa si possano trovare, paradossalmente, proprio le forze cosl profondamente umane per sfidare una realta odierna cosl votata all'irriflessivita e al consumo immediato. Malinconia come anelo d'infinito sconfitto in partenza dalla finitezza umana, che diventa strumento privilegiato per affrontare in modo critico una realta che ha fatto della velocita e della superficialita la propria bandiera.
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